Rituali d amore potenti: cerchiamo di capire qualcosa in più.

I rituali d amore potenti sono i più richiesti in assoluto dalla clientela. Tutti noi vogliamo il meglio e siamo pronti a fidarci velocemente di coloro che propongono così i propri servizi, cioè ogniqualvolta troviamo riportate parole e definizioni che rimandano a presunte qualità dei rituali e quindi: rituali d amore potenti, rituali potentissimi, rituali indissolubili ed altro.

Cercare di capire cosa si intenda per “potenti” però è quello che a noi interessa veramente.

I rituali d amore potenti lo sono perché di per se stessi hanno una forza intrinseca che scaturisce dalla tradizione magica a cui fanno riferimento? Oppure sono potenti solo perché chi li esegue, essendo un operatore esoterico serio, infonde grazie alle sue virtù, quel carattere di forza e straordinarietà a quelle pratiche che diversamente, senza il suo intervento, non lo sarebbero? Ancora: i rituali d amore potenti sono quelli che necessariamente sono legati al risultato e quindi, visto che funzionano, sono potenti?

Ma la domanda più importante, quella da cui partirà tutta la nostra riflessione è: Quanto è veramente importante, quando ci relazioniamo al sacro, allo spirituale, al magico, usare aggettivi che qualificano in maniera altisonante ciò che dovrebbe esserlo senza bisogno di nessuna specificazione a riguardo? Cosa si nasconde veramente dietro?

Cerchiamo di procedere con ordine. Sicuramente vi sono pratiche magiche operative che godono di maggiori favori da parte degli operatori esoterici. Tendenzialmente ognuno di noi si specializza in un campo ma è arcinoto per esempio che vi sia una sorta di distinzione polemica e non solamente accademica o di metodo, basata sulla presunta superiorità tra, l’alta magia, quella cerimoniale per intenderci e quel tipo di magia altra più legata a tradizioni popolari che in molti identificano con il termine stregoneria e non solo.

Ma quale è la più potente? C’è una magia, un rituale più potente di un altro?

Rituali d amore potenti

L’errore vero sta nell’affrontare l’argomento ponendosi così di fronte alla questione. Qualsiasi tradizione magica è in realtà benissimo in grado di manifestare quella potenza di cui siamo alla ricerca. Tutto il resto è puro campanilismo ed a volte, consentitemelo, sensazionalismo da marketing. Chissà mai perché, se ci metto draghi e demoni dovrei poi ottenere più potenza rispetto ad angeli o ad altre intelligenze superiori. Si sa, fondare sulla paura paga sempre di più ma non voglio divagare oltre.

Personalmente ho trovato molta affinità con la Magia di derivazione Ebraica, la Magia Salomonica e quindi la Magia Planetaria, la Magia dei 72 Demoni della Goetia, la Magia Angelica oltre ovviamente alla Magia Suprema. Senza presunzione posso affermare di non fermarmi mai, cerco sempre di spingermi oltre per arricchire il mio sapere, non viaggio con pregiudizi rispetto ad una o l’altra tradizione magica e nemmeno con un “misuratore di potenza di rituali” in tasca.

Se quindi qualcuno mi venisse a chiedere qualcosa di veramente forte, e ve lo assicuro, i clienti si rivolgono proprio così: “Maestro, ma lei li fa i rituali d amore potenti?” io, seppur contrariato per l’approccio un po’ superficiale, non avrei dubbi nel consigliare quelle tradizioni magiche che mi sono più congeniali e di cui abbiamo appena accennato. In sintesi, di rituali d amore potenti, le diverse tradizioni magiche, ne hanno prodotti in quantità ed a queste tradizioni ci si può sicuramente affidare ma è indubbio che altrettante tradizioni abbiano parimenti prodotto le loro straordinarietà e che nessuna tradizione abbia invece mai prodotto “rituali d’ amore scarsi”.

La “potenza”, ricordatevelo è un’aberrazione del sistema, è un aggettivo, una parolina vuota che viene messa là in parte perché oggi ci comandano i motori di ricerca ma è un grossissimo malinteso che induce lo stesso cliente in errore. E’ nebbia, fumo negli occhi. E’ come dire “moltissimissimo”, ve lo ricordate alle elementari? Stranamente siamo stati bambini anche noi operatori esoterici, sì!

La seconda questione riguarda il binomio operatore e magia di cui abbiamo detto all’inizio. E’ Verissimo, ci sono operatori esoterici capaci, alcuni con veri e propri carismi ed in grado di dare un valore aggiunto ai rituali; non si scappa, un buon mago è determinante e contribuisce con le sue conoscenze a “creare potenza”, quantomeno ad intercettarla. Il valore dell’operatore esoterico non è mai un accessorio, su questo, poco c’è da dire. Se volete approfondire ho scritto anche io qualcosina sugli operatori esoterici seri il che, lo capisco, penso possa suonare vagamente autoreferenziale.

Più articolato e delicato è il dibattito sui rituali d amore potenti (ciò ovviamente vale anche per altri genere di riti) in rapporto all’ efficacia o “riuscita degli stessi”. Già perché il secondo terribile equivoco linguistico è quello che porta a legare inconsciamente le parole “potente” ed “efficace” in maniera indissolubile (ah, adesso che ci penso, ma quanto potenti sono i rituali d’amore indissolubili? ).

Qui non è semplice argomentare ma se seguiamo la logica, di quella sbandierata potenza, me ne potrò rendere conto solo alla fine del percorso, cioè magari quando mi accorgo che il rituale non è andato esattamente come volevamo noi. Ma come, succede? Ma non erano rituali d amore potenti? La parola potente vi porta erroneamente a pensare che allora sia infallibile. Sbammm, muro in faccia!

Ricordate:

Un rituale non è potente perché riesce, un rituale è potente perché è sacro!

E qui possiamo definitivamente venire allo scoperto sul tema della presunta “potenza”.

Non abbocchiamo sempre, svegliamoci, non facciamoci fregare, soprattutto, dalle parole!

Ad majora

Maestro Alessandro.