Rito di purificazione
Rito di purificazione

In Magia si sente spesso parlare di purificazione. Ma cos’è il rituale di purificazione? E a cosa serve?

Cos’è il rito di purificazione

La purificazione è una pratica magica indispensabile che viene eseguita di routine ogni qual volta si esegue un qualsiasi rituale. In questi casi serve a ripulire dai residui energetici l’ambiente e gli strumenti magici cosicché al successivo utilizzo siano puri e pronti per un nuovo rito. Ma il rituale di purificazione si pratica anche su persone, oggetti, ambienti che sono contaminati da energie negative.

La purificazione ha una funzione riparatrice ed un’azione preventiva, contribuisce a ristabilire la salute psico fisica di una persona, ad eliminare residui energetici in un ambiente o in un luogo.

Ma perché è necessario eliminare le energie residue dagli oggetti o dai luoghi?

Esattamente come ogni essere umano ha una propria circolazione energetica interna, anche gli oggetti, a prescindere dalla loro natura, hanno una loro energia che cambia in base all‘origine dell’oggetto, alla sua natura, alla materia di cui è composto, alla sua forma. Si tratta di fattori che influiscono sensibilmente sul tipo di energia che un oggetto  emette in modo naturale e sulla sua intensità. E’ facile comprendere che un minerale che è stato esposto all’energia tellurica per un periodo molto lungo possiede un’energia diversa rispetto ad un oggetto prodotto da una catena di montaggio. Ciò non toglie che lo stesso oggetto uscito da una catena di montaggio può avere assorbito l’energia negativa di qualcuno che lo ha posseduto.

Idem per la forma: un oggetto spigoloso ha la  tendenza a canalizzare l’energia e ad impartirle una direzione all’interno dell’oggetto stesso, gli angoli, per contro, concentreranno l’energia in un punto  preciso rendendo la sua emissione molto più intensa (vedi le  piramidi). 

In questo processo è fondamentale comprendere che un’energia assorbita è anche una energia che avrà la tendenza a propagarsi nuovamente dall’interno verso l’esterno. Quindi se noi indossiamo un anello questo concentrerà gradualmente delle energie residue che finirà per ritrasmettere a chi lo indossa causando quindi delle conseguenze energetiche interne.

Il rito di purificazione per liberarsi dalle negatività

Quando si parla di rituale di purificazione ci si riferisce ad una pratica integrale il cui obiettivo  è quello di liberarsi delle influenze negative imprigionate in un luogo, in un oggetto  o in una persona. Può trattarsidi influenze lanciate appositamente tramite malefici o malocchio oppure lasciate involontariamente (ad esempio dopo una lite, dopo una discussione, dopo un evento negativo).

Scegliere un metodo di purificazione invece che un altro dipende dal tipo di purificazione che si deve fare, dall’intuito dell’operatore, dal risultato che si vuole ottenere. Premesso questo, i modi per purificare un ambiente, un oggetto, una persona, una coppia, sono tantissimi e sono compresi in queste tipologie di purificazione:

•La purificazione per assorbimento

•La purificazione per emanazione 

•La purificazione per trasformazione

La purificazione per assorbimento è forse la tipologia di purificazione più conosciuta e più utilizzata grazie alla sua semplicità. Consiste nell’usare un  elemento esterno che assorbirà l’energia residua e/o la carica contenuta in un oggetto attraverso un processo di trasferimento.

Rito di purificazione fai da te

L’operatore esoterico può svolgere un rituale di purificazione a distanza sia su coppie, che su persone che su ambienti.

Ma chi desidera cimentarsi nella purificazione di un ambiente può farlo seguendo questi semplici rituali che mirano a conservare uno spazio interno puro e a  proteggerlo dalle influenze negative.

In primis è bene purificare un oggetto che entra in casa così da evitare che diffonda una carica nociva che forse non avete percepito quando lo avete  acquistato, o quando ve l’hanno regalato. 

Rito di purificazione dei luoghi con l’incenso 

Il principio purificatore dell’incenso è quello dell’emanazione per reazione. L’incenso si usa per purificare i luoghi  in cui ristagnano le energie residue. E’ preferibile usare una resina di incenso ed è necessario impiegarne una grande quantità per ottenere una purificazione davvero efficace. Occorrono anche un incensiere e dei carboncini. Una volta in possesso di questi strumenti, si accende il carboncino con l’aiuto di un fiammifero e si posa sull’incensiere. Sopra si mette qualche grano che si cambia regolarmente, poi si fa il giro della stanza soffermandosi soprattutto negli angoli.

Se il fumo dell’incenso dà fastidio, si può mettere subito una quantità generosa di grani sul carboncino, si fumigano rapidamente tutti gli angoli della stanza, poi si lascia l’incensiere  al centro del locale rabboccando l’incenso affinché continui a diffondersi. A questo  punto, si esce dalla stanza e si aspetta che il fumo abbia ben avvolto tutto lo spazio  (in genere qualche minuto). Dopodiché, si rientra e si spalancano tutte le finestre per  far uscire il fumo e rinnovare l’aria, creando un secondo movimento energetico.

Rituale di purificazione con il sale

Il principio purificatore del sale è per assorbimento. In questo rito di purificazione si può usare del sale grosso che si rivela molto efficace per purificare non soltanto le energie residue che ristagnano in una stanza, ma anche le cariche che esse veicolano.

Servono del sale grosso (circa 400 g) e alcune ciotole  (preferibilmente in terracotta o in ceramica. Meglio evitare la plastica che impedirebbe a  una parte del sale di svolgere correttamente il suo ruolo di elemento assorbente. Si versa centinaio di grammi di sale  grosso o equivalente in ciascuna ciotola, e poi si sistemano le ciotole ai quattro angoli di una  stanza.

Si lascia in loco per tutta la giornata, poi si elimina il sale all’aperto (l’ideale sarebbe interrarlo in un punto dove non ci sono delle piante) oppure si versa  lentamente in un corso d’acqua o nel water.  Questa purificazione si esegue da due a tre volte al mese nei periodi normali, oppure una volta alla settimana nei periodi più turbolenti (tensioni familiari, sensazioni sgradevoli in una stanza ecc.). Attenzione: una volta versato il sale non va toccato. Si devono sempre usare dei guanti di  plastica per maneggiare le ciotole onde evitare di assorbire per trasmissione l’energia residua, ovvero la carica.

Rito di purificazione dei luoghi con le pietre 

Le pietre si basano sul principio purificatore dell’assorbimento.  Si può usare della tormalina nera, shungite, giaietto. Si possono  utilizzare anche altre pietre, ma saranno meno efficaci (come la corniola, l’ame tista, il cristallo di rocca ecc.).  Per purificare correttamente un locale che non superi i 12 metri quadrati, sarà  necessaria una pietra da 400/500 grammi. Se il locale è più grande, è necessario procurarsi una pietra più grande oppure disporne parecchie che insieme raggiungano il  peso richiesto e che andranno distribuite nella stanza. 

Una volta in possesso della o delle pietre necessarie per la purificazione dei luoghi, è necessario assicurarsi che non siano già cariche.Vanno purificate in una ciotola riempita di sale (il volume del sale sarà 3 volte superiore a quello  della pietra). Si lascia agire per 24 ore, poi si elimina il sale.  In base alle dimensioni della stanza da purificare e alla grandezza delle pietre,  si sistemano le pietre al centro del locale, oppure si distribuiscono lontano dal centro af finché il loro raggio d’azione copra tutto lo spazio. 

Durante la prima settimana, le pietre vanno purificate una volta ogni 3 giorni, poi  una volta alla settimana per un mese. Dopodiché si può purificare la pietra solo una volta al mese. Questo servirà a impedire all’energia stagnante di accumularsi troppo e con sentirà di conservare un ambiente energeticamente salubre.   

I rituali di purificazione possono essere eseguiti anche con altre elementi: candele, erbe, preghiere e altri oggetti magici.