In magia si sente spesso parlare di sigilli magici. Ma di cosa si tratta?
Cosa sono i sigilli magici
Un sigillo è un geroglifico o simbolo con un significato mistico o magico.
I sigilli sono delle immagini, dei simboli che sono cariche di energie. L’energia viene caricata attraverso le emozioni e anche attraverso l’intento ossia al desiderio che si vorrebbe vedere avverato.
Vediamo nel dettaglio come costruire un sigillo magico
Come costruire un sigillo magico
Sono tre i passaggi che servono per realizzare i sigilli magici: in primis si formula l’intento, poi si converte l’intento in una rappresentazione grafica, infine si fissa questa rappresentazione nel subcosciente.
Sigilli magici: formulare l’intento
Il primo fondamentale passaggio è la formulazione dell’intento, ossia nella trasformazione in frase del nostro desiderio. Si tratta di una fase estremamente importante che deve seguire regole ben precise: la frase non deve essere in alcun modo ambigua, non deve essere fraintesa, deve essere chiara, semplice e possibilmente breve. Formulare l’intento in modo chiaro e coinciso e sempre in modo positivo mai negativo. Si vuole allontanare qualcuno? Non si deve formulare la frase “non voglio che questa persona mi stia ancora vicina” ma piuttosto “voglio allontanare da me questa persona”. Una volta tradotto il proprio desiderio in una frase breve, concisa e chiara la si deve scrivere su un foglio di carta in stampatello.
Rappresentare l’intento
Il sigillo deve essere la sintesi dell’intento, una rappresentazione, anche geroglifica, di ciò che si desidera. Un modo per crearlo, ad esempio, è usare le sole consonanti presenti nella frase ed intrecciarle o sovrapporle tra loro. Oppure fare un disegno molto stilizzato che rappresenti il nostro desiderio.
Come caricare il sigillo
Anche il sigillo, esattamente come gli amuleti, va caricato. Come? Dotandolo di energia. Si deve, in pratica, fissare il sigillo nella mente inconscia. Per arrivare a farlo è necessario un particolare stato che si può definire «estatico» o «stato Alpha» raggiungibile in diversi modi. Ad esempio tenendo il sigillo davanti agli occhi per un certo tempo, eliminando ogni pensiero, creando una sorta di «vuoto mentale».
Si può, altrimenti, mettere il sigillo su uno specchio e fissare l’insieme «sigillo + specchio» senza chiudere mai gli occhi fino a quando si ha l’illusione che il sigillo sia scomparso. Altrimenti si può fare attraverso un rituale magico preso da qualsiasi tradizione. Una preghiera, un sacrificio, un incantesimo, ecc. saranno adatti al nostro scopo.
Creare e poi dimenticare
E’ fondamentale comprendere che un sigillo il cui significato è ricordato in modo cosciente è un sigillo che non avrà alcuna azione magica. Si deve pertanto trovare un modo per «dimenticare» il significato che sta dietro un sigillo per farlo funzionare agevolmente.
Un valido sistema è creare il disegno e poi nasconderlo alla vista per qualche giorno. Nel momento in cui il geroglifico (e l’intenzione a esso legata) è stato dimenticato dalla coscienza, allora ci si potrà caricare con la loro energia evocativa. In alternativa si può fare la cosa contraria: dal punto di vista cognitivo la nostra mente cosciente dimentica più facilmente un oggetto vediamo sempre e che è sempre nel solito posto.
Il potere del sigillo secondo le teorie di Spare
L’artista anglosassone, scrittore, chiaroveggente e mago Austin Osman Spare (1886-1956) è considerato il capostipite di quella corrente moderna che va sotto il nome di Chaos Magick, la Magia del Caos. Secondo le sue teorie la mente cosciente non è direttamente in grado di operare azioni magiche ma bensì costituisce un impedimento alla magia.
E’ la mente subconscia che opera azioni portentose. Per questo è bene fissare in quest’ultima l’intento magico, così il subconscio potrà «inconsapevolmente» manipolare le energie eteriche in modo da portare il risultato voluto. Si tratta di un modello teorico che funziona per la Magia dei Sigilli, ma che si può applicare per qualsiasi forma o tecnica magica. Secondo Spare è la manipolazione del subconscio che rende magico il simbolo, grazie al sigillo si ovviano quelle che Freud e Jung chiamano valvole di sicurezza che che dividono mente cosciente da mente subcosciente.
I sigilli magici possono quindi essere definiti filtri che Spare chiama «censori psichici». «I sigilli sono monogrammi di pensiero per il governo dell’energia… un mezzo matematico simboleggiante un desiderio che dandogli forma ha la virtù di eludere ogni pensiero e associazione a quel particolare desiderio (nel momento magico), sfuggendo all’identificazione dell’Ego, così che tale desiderio non sia frenato o legato alle proprie immagini transitorie, ricordi e preoccupazioni, ma gli permetta di passare liberamente nel sub cosciente».